Daria Nicolodi nasce a Firenze il 19 giugno del 1950, crescendo in una famiglia permeata di cultura e con una sottile vena di esoterismo.
Sin da piccola si appassiona alla drammaturgia e a fine anni '60, finiti gli studi, si trasferisce a Roma. Di quegli anni sono la sua prima esperienza teatrale (con Luca Ronconi) e cinematografica (con Sylvano Bussotti). Instaura in quegli anni una relazione con lo scultore Mario Ceroli, dalla quale nascerà nel 1973 la sua prima figlia Anna. Il 1970 è l'anno del debutto ufficiale. Al cinema lavora con Francesco Rosi in "Uomini Contro", a teatro appare nello sperimentale "Orlando Furioso" di Ronconi. In televisione partecipa al varietà di Paolo Poli "Babau", un programma censurato dalla RAI e trasmesso solo vari anni dopo. Nei primi anni '70 si susseguono importanti esperienze cinematografiche e teatrali. Sotto la guida di Elio Petri recita in "La proprietà non è più un furto" (1973) e appare nel film "Salomè" (1972) di Carmelo Bene. Sempre negli stessi anni, partecipa ad alcune produzioni televisive, quali i film a puntate "I Nicotera" e "Senza lasciare traccia". Ma è lo sceneggiato gotico "Ritratto di donna velata" (1974), di enorme successo, che rende Daria un volto famosissimo. La svolta decisiva della vita e della carriera di Daria Nicolodi è rappresentata dalla relazione sentimentale e professionale con il regista Dario Argento, che l'attrice conosce nel 1975, quando viene scelta come protagonista del film "Profondo Rosso" (1975), opera di grande successo internazionale. Dalla loro relazione nasce la seconda figlia di Daria: Asia Argento. La Nicolodi parteciperà, come attrice o sceneggiatrice, a tutti i film del regista romano dal 1975 al 1987. In particolare le sceneggiature magico-esoteriche di "Suspiria" (1977) e "Inferno" (1980) tanto devono alla sapiente mano dell'attrice toscana che per problemi di produzione riesce a recitare solo nel secondo film. Daria si riscatta con una magistrale interpretazione nel capolavoro di Mario Bava, "Shock" (1977), dando forse la sua più incredibile prova d'attrice. Dello stesso anno è il surreale sceneggiato "Saturnino Farandola", in cui Daria dimostra un particolare eclettismo drammaturgico e una grande ironia. Del 1978 è poi il film televisivo "La Venere d'Ille", ultima opera di Mario Bava, che si dimostra particolarmente affascinato dalle qualità di attrice della Nicolodi. Sempre nello stesso anno partecipa al film tv "Tre ore dopo le nozze" di Ugo Gregoretti ed allo sceneggiato "Rosaura alle 10". Nei primi anni '80 Daria continua a intervallare cinema e televisione. Sul grande schermo appare nei film di Argento "Inferno" (1980) e "Tenebre" (1982), mentre in tv recita ne "Il Minestrone" (1981) di Sergio Citti e nello sceneggiato "Verdi" (1982). Non dimentica neppure il teatro, lavorando sotto la direzione di Magni, Patroni Griffi, Lavia. Nel 1985 accompagna la figlia Asia, nel suo debutto da attrice, in "Sogni e Bisogni", opera televisiva di Citti, e viene chiamata da Ettore Scola per il film "Maccheroni". Appare in due nuovi film di Dario Argento: "Phenomena" (1985), in un ruolo da lei poco amato, e nel successivo "Opera" (1987). Terminata la relazione con Argento, la Nicolodi continua comunque la sua predilezione per il genere horror, partecipando a "Le foto di Gioia" (1987), "Paganini Horror" (1988), "Il Gioko" (1989). I primi anni '90 vedono la Nicolodi fortemente attiva sul fronte teatrale mentre l'attività cinematografica si riduce ("La fine è nota" della Comencini è del 1993). Nel 1994 un gravissimo lutto colpisce l'attrice che decide di lasciare Roma. La sua attività negli anni a venire si fa ancora più sporadica. Qualche opera teatrale e due film nel 1998: "La parola amore esiste" e "Viola bacia tutti". Sarà la figlia Asia, esordiente regista, a farla tornare su un set per "Scarlet Diva" (2000). Nello stesso anno appare in "Rosa e Cornelia" di Treves. Negli anni a venire la Nicolodi è ospite di vari festival e rassegne di carattere cinematografico, teatrale e musicale. Nel 2007 torna al cinema, lavorando di nuovo insieme al suo ex compagno Argento e alla figlia Asia, nel nuovo film del regista romano, "La terza madre", attesissimo seguito di "Suspiria" e "Inferno". Seguono due apparizioni televisive nel 2009: "Il mostro di Firenze" per Sky e "L'ispettore Coliandro" per la RAI. Nel programma televisivo "Stracult" dell'estate del 2009, Daria viene invitata come ospite, e tra rari filmati RAI e curiosità, viene reso onore alla sua lunga carriera. Nel 2010 in occasione della serata inaugurale del XXX Fantafestival di Roma, le viene consegnato un meritatissimo premio alla carriera, alla presenza di Roger Corman, in un cinema strapieno. |